mercoledì 26 maggio 2010

5° CCday (Salento)

21-22-23 Maggio 2010 ovvero 5° CCDay, raduno Nazionale Carabinieri motociclisti. Siamo scesi a Lecce e in particolare nelle coste salentine.
Io, Claudio e Marco ci siamo voluti fare il viaggio comodi; abbiamo noleggiato un furgone per caricarci le moto e fare i 900 km tranquillamente seduti nelle poltroncine della cabina.
Non è proprio nello spirito motociclistico, ma farsi 900km in moto sono davvero tanti. Con la mia nonnetta, a 90/100 all'ora, ci sarebbe voluto un'eternità. Per non parlare del mal di schiena!


Arriviamo nella piazza di Vernole alle 16 circa (eravamo partiti alle 5 di mattina)

e ci viene assegnato un residence vicino a Torre dell'Orso. Un paio di stanzette con bagno e tre letti. Cosa potevamo volere di più? Una cosa si, l'avrei gradita: i letti separati. Claudio non è proprio il mio tipo....

Il tempo non era dei migliori e sembrava che dovesse cominciare a piovere da un momento all'altro. Decidiamo quindi che le moto stanno bene dove sono; dentro al furgone :-)

La mattina successiva ci alziamo di buon'ora e, dopo una colazione a base di cornetti e caffè, ci apprestiamo a scendere i ferri.
L'incontro per la partenza del motogiro è prevista nel lungomare di San Foca.



La mole di partecipanti è consistente. Saremo almeno un migliaio... forse di più.
Dopo aver aspettato i soliti ritardatari e le solite questioni di organizzazione, il fiume di moto è pronto per partire.
Il giro prevede di proseguire per Santa Maria di Leuca percorrendo tutta la litoranea. Un giro di 100 km circa e ritorno (questo a discrezione personale, ognuno faceva la strada che voleva).
Tutto procede per il verso giusto. Panorami favolosi e mare stupendo. Scogliere da mozzare il fiato e strada tutta curve e saliscendi. Giornata magnifica di sole caldo ma non torrido. Insomma, non potevamo chiedere di meglio.... ma anche qui Murphy ci mette lo zampino!
Le prime avvisaglie della catastrofe si hanno a Santa Cesarea Terme (foto sotto) dove la moto di Claudio ha bisogno di una spinta per mettersi in moto. Ignoriamo l'imminente sciagura e la facciamo ripartire.


Non passa nemmeno mezz'ora, 10/20 km circa, che la moto si pianta. Ferma, morta... inanimata! Non da segni di vita. Cadaverica.
Cacchio! E adesso? Che facciamo?
Assieme al marasma di moto ci sono anche i motociclisti dello staff organizzativo. Staffette che bloccano il traffico e/o controllano che vada tutto bene. Ne fermiamo quindi uno che ci assicura che il furgone del meccanico stava per passare di li. Non contenti della risposta, Marco parte a spron battuto col suo 999 e va a cercare il nostro presunto salvatore.
Infatti dopo nemmeno 10 minuti arriva "peppino 'u saponaro"... un tizio che di meccanico aveva solo il nome. L'unico tentativo che facciamo è quello di provare ad avviarla con i cavi della batteria; triste notizia, non ne vuol sapere! Al peggio non c'è mai fine. Murphy colpisce di nuovo.
La moto non la possiamo lasciare li, non parte e non dipende dalla batteria. Che fare? Ci rimane da giocarci la carta del furgone. Non c'è alternativa.
Salgo in moto con Marco in direzione Torre dell'Orso per prendere il furgone e poi tornare da Claudio e caricare la moto. Non l'avessi mai fatto!
Marco, fatelo dire: te sei matto! Io con l'R6 andavo come un deficiente ma te m'hai battuto 10 a 0! Col piffero che ci risalgo dietro a te!
A Santa Maria di Leuca ci arriviamo nel primo pomeriggio, quindi perdiamo pure il pranzo. Amen.

La sera del 22 Maggio non è una sera qualunque. No, manco per niente. È la sera della finale di Champions League dove in finale c'è niente popò di meno che l'Inter, la mia squadra del cuore. Sono 45 anni che non gioca una finale e voi pensate che me la perdo? Scordatevelo!
Mi trovo una pizzeria e mi siedo difronte alla TV. Marco e Claudio vengono con me.
Alle ortiche il raduno e la serata principale. C'è la finale, mica ca°°i! E la vince pure; campioni d'Europa!! Ma vieeeeeeeeeni!
Finita la partita ce ne torniamo in residence per riposarci. È stata una giornata intensa e faticosa e il giorno dopo ci aspettava il viaggio di ritorno, ovvero un'altra sfacchinata da 900 km.

Questo è quanto è successo in quei due giorni. Il raduno in se stesso, stringi stringi, non era un granché. Lo ha reso particolare il posto, altrimenti era un unico gran casino di moto. Il ricordo di questo 5° ccday sarà la moto di Claudio rotta e la finale di Champions.
Nel forum del club mi sono permesso il lusso di esporre le mie idee riguardo all'organizzazione. Anche stavolta, come nel 3°, mi hanno messo al rogo come un eretico qualsiasi.
Ho solo detto che se avessero pensato di mettere un grande schermo, o anche una grande tv, sintonizzata sulla partita, avrebbero visto partecipare all'evento anche quelle decine di motociclisti interisti che, come me, si sono infilati in pub e pizzerie varie.
Infatti risulta che nel piazzale che ospitava la manifestazione non ci fosse un gran che di gente.
Non l'avessi mai detto.... pure stavolta mi sono beccato del "non sono un motociclista" perché se vai ad un raduno non puoi pensare alla partita. Mica vero. Tu organizzatore hai messo un palco per la musica? Metti anche una tv per quello sfigato interista come me che aspetta da una vita la finale di Champions. Che ti costava?
Vabbè... commenti che dimostrano solo quanto la gente è ignorante. Commenti che evidenziano quanto tu organizzatore non sei stato capace di organizzare.
Con i CCDay ho chiuso. Non ci andrò mai più. Almeno finché regge questo "direttivo".
Dadda, m'hai deluso.



Un video fatto da me. Buona visione.







martedì 11 maggio 2010

Customizziamoci... ancora

Non ci posso stare fermo. Sono fatto così.
Mi sono divertito a modificare ancora la mia nonnetta e ho ricavato questo.
Marmitte by Balla, piastre by Lupo tutto rigorosamente artigianale.


Adesso non manca proprio niente.
5° CCDay preparati che arrivo :-)