domenica 14 ottobre 2012

Kilometri solitari

Non servono sempre squadroni di motociclette e gruppi di amici per star bene. Oggi mi sono fatto un centinaio di chilometri da solo su strade che conosco come le mie tasche. Strade che potrebbero asfaltare decine di volte, ma che saprò sempre dove c'è la solita imperfezione o difetto. La giornata era ottima; sole tiepido, aria fresca e cielo limpido.
La moto se ne va liscia liscia come se fosse lei a portarmi. Io chiuso nel casco ormai logoro (lo volevo comprare al Rombo ma non c'era!) a pensare ai fatti miei.

11° Rombo di Tuono

Fiera deludente. Poca roba e quella che c'era non mi sembrava un gran che. Volevo comprare il casco nuovo, un Bandit omologato che però non c'era (!!!)
Per fortuna ci sono gli Ironeer ... Anche se un paio, venuti per i fatti loro, hanno ... come dire... evitato la compagnia. Mah... valli a capire!




martedì 9 ottobre 2012

11° Rombo di tuono, l'anticipo

La lista nel forum Ironeer si sta allungando a dismisura. Quest'anno ci onorano della loro presenza anche i fratelli romani. Finalmente assocerò una persona ai loro avatar...
La sera in pizzeria, la solita dell' anno scorso, prevedo gran baldoria. L'euforia del luppolo mista a quella dei due gruppi (permettetemi il termine) che si uniscono, ovvero il centro che si spinge fino al nord, darà sicuramente vita ad una festa che verrà ricordata per un bel po'...

See on the road, bro !

domenica 7 ottobre 2012

Giro di boa

In questi giorni stavo facendo due conti…
Ho scoperto che a Febbraio di quest'anno, quindi circa 8 mesi fa, ho superato il tempo in cui ho vissuto in toscana con questo in cui vivo in Emilia.
Sono 8 mesi più emiliano che toscano…. voglio piangere!

sabato 6 ottobre 2012

Sei anni

Sono sei anni che questo blog è iniziato.... stavo rileggendo i primi post e mi son detto:
<<Ma quante minchiate ho scritto?!?!>>


Sono d'accordo con voi; da oggi fatti, non pugnette :-)

mercoledì 26 settembre 2012

Santa IKEA… quasi

Ieri sono stato a prendere un mobile per casa. In questi giorni infatti, ho stravolto un po' l'ormai obsoleta configurazione casalinga.
Mobile in sconto, capiente… una cassettiera in stile credenza della stessa linea del tavolo (sempre Ikea).
Passo tra l'esposizione, lo individuo, segno il codice e l'ubicazione in magazzino. Il tagliandino mi indica che sono tre scatole. Minchia!
Vado di fretta e come un cavallo da carrozza mi dirigo all'uscita. Prendo il carrellone e comincio a cercare il posto e lo scaffale… eccolo… Minchia un'altra volta! Non solo ingombranti, ma talmente pesanti che sembravano incollate per terra!!
L'ultima volta che ho sollevato un peso, circa 3 settimane fa, era una scatola da 20kg contenente 20 brick di vino. Due giorni a letto con il colpo della strega; con questo cosa mi succederà? Mi ricoverano in ortopedia di sicuro.
Macchè, niente di tutto ciò. Il mio fisico atletico ed allenato (a bere il luppolo) mi fa caricare tutto nel carrello e poi nella macchina.
Stamani c'era da montarlo… e a chi vuoi che sia toccato? Allo zakko :-)
Inizialmente, la primissima sensazione, è stato un intenso senso di smarrimento. Tre confezioni enormi piene di pezzi di legno e un libretto in A4 misero misero con figurine misere misere che lasciano spazio a tremenda interpretazione personale: è questo il pezzo? no, è l'altro… per me è quello li… macché! ci sei sopra, somaro!
Non solo non si capisce una beata f… mancava pure un pezzo. E non è la solita vitina che si può perdere, quella ci sta. Manca un pannello da mettere dietro al mobile. Poco male, non è strutturale e manco si vede, ma manca! 100km per andare a prenderlo non li faccio, me lo devono spedire!
Vi lascio qualche foto dei vari passaggi.

Ciao ciao….

I tre scatoloni e il malloppo di viti/tasselli/ecc


… comincia a vedersi qualcosa


Struttura quasi pronta


Mancano i cassetti


Finito


lunedì 24 settembre 2012

1° Memorial Mauro



Premetto subito che questo Mauro, pace all'anima sua, non lo conoscevo.
Ora, a parte la sosta al cimitero, questo incontro di "memorial" aveva ben poco. A me è sembrato più uno stratagemma per far conoscere il locale che ricordare il compianto.
Comunque sia, pubblicità o no, mi sono divertito. Come sempre la compagnia Ironeer è garanzia di luppolo e risate. E' stata anche una giornata particolare in quanto mi sono fatto il viaggio di andata e buona parte della permanenza in quel di Bagnolo, con un nuovo futuro Ironeer. Mi fa piacere arruolare gente nuova e soprattutto avercela vicino casa.
La giornata si è svolta regolarmente come da copione: ritrovo al bar Miki di Caorso con Alessandro e il suo nightster, caffettuzzo e partenza alla volta delle valli bresciane.
Onestamente pensavo ci volesse più tempo, infatti siamo arrivati mezzora prima del previsto. Poco male, messaggio all'ormai famoso Alan (credo che potrei definirlo capo sezione bresciana [ammesso ci siano le sezioni ]) che dopo nemmeno 10 minuti arriva al casello di Manerbio a raccoglierci.
Prima birretta a Leno dove ci stavano già aspettando i soliti noti ma con una variante, anziché la moglie di benny trovo la figlia.... e udite udite.... Asce! Litiga sempre con l'orologio. O arriva tardi o arriva troppo presto... mah!??!
Partiamo per Bagnolo e dopo pochi chilometri arriviamo al locale. Altra birretta e questo giro lo offro io.
20 minuti, forse 30 e cominciano a strillare di mettersi in fila che si parte per il giro.
Se lo sapevo il giro lo evitavo. Non mi sono per niente piaciute le strade scelte dagli organizzatori ma alla fine arriviamo lo stesso al Route 66, un altro locale che ci ha fatto mangiare aggratisse!! Altra birretta.
Nel tragitto c'è stata la tappa al cimitero, dove molti hanno reso omaggio a Mauro. Io sono rimasto fuori.
In sintesi e per non farla lunga, se fossi stato da solo avrei dato una sonora insufficienza al ritrovo/memorial, ma sapendo che mi aspettava un pomeriggio con alcuni Ironeer, sono andato ad occhi chiusi.
Duecento chilometri tondi tondi e 4 birre. Olè….













lunedì 27 agosto 2012

1° IRONEER Salso Tour (atto secondo)



Ci siamo, è il gran giorno. Le mie fatiche verranno ricompensate con una bella giornata in moto. Tempo permettendo. Ma la sfiga ci vede bene e se per tutto il mese ha fatto 40°, oggi giustamente il tempo è incerto e sono previsti temporali! Speriamo bene.
Preoccupiamoci di quello che devo fare, forse è meglio.
Moto prontissima, abbigliamento biker indossato, moglie pronta e in tenuta da lady biker. Pacht prese, lista ironeer presa, pennarello gentilmente offerta da Giulia (mia figlia) messo nello zaino.
Vai si parte. Arrivo per primo all'agriturismo e va bene così, sono io che devo fare gli onori di casa. Sono un po' teso, preoccupato che tutto vada per il verso giusto, ma felice; mi elettrizza l'aria che si respira a questi eventi e lo spirito di fratellanza che aleggia sopra a tutti. Tante persone, tutte diverse tra di loro per storia e abitudini uniti dalla passione Harley, fratelli in quella comunione di scarichi, filtri, mani sporche d'olio (forse una volta, ora per fortuna un po' meno) che solo il bicilindrico sa dare.
Arriva Claudio con la sua Ducati e suo cognato. Si, lo so, stonano un po' in un incontro Ironeer, ma è un amico e più siamo meglio è.
Arriva la telefonata di Andrea che aspetta al casello di Fioenzuola e Claudio parte alla volta del punto di ritrovo. Poi arriva il messaggino di Alan e Benny che stanno arrivando da Fidenza. Ansia, ansia, ansia. La tensione cresce. Dopo poco eccoli che arrivano. Andrea, the punisher, non tradisce le aspettative, e arriva con quel bellissimo ferro che è la Rocker. C'è da dire che anche la Chiara fa la sua bella figura. Manca aSce che non ha tradito le sue abitudini, ovvero non si sa che fine abbia fatto e ancora non si vede. Ma ci siamo abituati e va bene così...
Ci si saluta e cominciamo l'ormai nota danza vicino ai ferri: chi commenta la modifica nuova, chi ammira la moto nuova e chi suggerisce il tal negozio.
Finalmente arriva la chiamata del ritardatario, è perso per quel di Fidenza. Guardo l'orologio e mi rendo conto che ormai non c'è più tempo per fare il giro lungo qundi decidiamo di partire per quello breve inserendo come tappa l'Ospedale di Fidenza in modo di raccattare Asce.
Ho il cuore in gola; tutto questo è nato da un'idea mia e dalle mie fatiche e che emozione vedere, e soprattutto sentire, i nostri ferri che riempiono il silenzio delle verdi colline. Alla faccia di tutte le Cassandre che mettevano pioggia. All' ospedale Vaio di Fidenza, sarà un segnale, recuperiamo anche Asce che c'è mancato un soffio stirasse un ciclista. Ora siamo veramente tutti.

Al rientro all'agriturismo Yule si cimenta video-operatore e realizza un super video con i sottotitoli, chissà se gli hanno  detto che esistono i tastini per il volume. Sotto i portici ci aspettano Bruja e il marito, auto muniti, ovvero l'addetta alle foto. Immancabile quella di gruppo a bordo piscina.
A questo punto tutti con le gambe sotto il tavolo. Il pranzo è servito. Alan non trova pace con il vino, troppo frizzante, troppo caldo, troppo vino ... Gis racconta del suo viaggio a Capo Nord in moto, che avventura... lei si che ha avuto le palle!! Sfido qualsiasi donzella motorizzata a replicare la sua impresa.
Alan, con le sue tre bottiglie di vino aperte, ci racconta della sua recente avventura al passo dello Stelvio. Che bello vedere tutti che si divertono, che si raccontano e che stanno bene insieme come se ci conoscessimo da sempre. Lo spirito biker è questo. Il cibo è ottimo, tutti mangiano soddisfatti e nessuno si lamenta. La tensione inizia ad allentarsi.
Dopo pranzo, con il tempo che continua a essere clemente ci si trasferisce tutti in piscina. Yule e la ragazza di Alan, Stefania, sono arrivati attrezzati, indossano i lori costumi, quello di Yule comprato per l'occasione, e si buttano in acqua. Benny si improvvisa cameriere e serve ai due bagnanti un fresco limoncino della casa.Sarà lo stomaco pieno, il vino in circolo, la bella compagnia, le sdraie a bordo piscina, ma il pomeriggio scorre sempre più piacevolmente, e la tensione è completamente andata. Il costume di Yule è provvisto di tasche sul dietro, la cui finalità resta un mistero, ma che hanno la caratteristica di riempirsi di acqua creando un effetto comico da non sottovalutare. Memorabile resterà il tuffo in stile panciata del nostro Yule in versione Cragnotto. Come ogni cosa bella, anche questa giornata volge al termine. Ci si saluta e ognuno, risalendo sulla propria unica moto, prende la strada di casa. La fatica, più psicologica che fisica, si fa sentire tutta appena arrivo a casa. Stanco, ma soddisfatto mi butto sul divano e mi lascio fagocitare dai suoi cuscini.










venerdì 20 luglio 2012

1° IRONEER Salso Tour (atto primo)






E' un po' che mi girava in testa questa cosa e il pensiero principale è solo uno: "Sì, lo voglio fare e ce la posso fare. Organizzerò un moto-incontro Ironeer."

Il piano operativo è semplice e praticamente già pronto:
1. scegliere una data;
2. trovare una location;
3. organizzare un giro;
4. fare la patch.

Non pensavo fosse un problema per la data; basta aprire un sondaggio sul forum e la cosa è fatta. Sarà che siamo in luglio, sarà che fa un caldo boia, sarà che sono tutti in ferie, ma sta di fatto che i bro latitano. Quei pochi che sono presenti sparano date all'impazzata come i numeri del superenalotto.
Gira e rigira, in nome della democrazia, la data la decido io. 26 Agosto. Punto 1 depennato.

Passiamo al secondo .... Lungo il Grande Fiume ci sono mille trattorie e San Google mi aiuterà a trovare quella che fa al caso mio. Cerca, rifletti, fiume Po, pianura... giro in moto.... Qualcosa non mi convince e decido di archiviare la valle del grande fiume. Piacenza è versatile, ci sono pure le colline e quindi mi salta in mente l'agriturismo dove ho fatto il pranzo di nozze. Carino, si mangia bene e prezzi onesti. Mi faccio subito il film mentale delle colline Salsesi con le sue curve dolci e quel sound tutto Harley che ci risuona dentro; si accende la lampadina e nasce il 1° IRONEER SALSO TOUR.
Scrivo ai gestori che rispondono nel giro di poco tempo. Tutto come previsto e location fissata. La scelta del giro è cosa da poco e quasi d'obbligo ergo punti 2 e 3 depennati.
Per il punto 4 ci pensa la “Strega”. Ora non resta che aggiornare il thread sul forum e aspettare...
Ma le adesioni vanno a rilento tra conferme e disdette, e l'ansia sale....

giovedì 28 giugno 2012

Ironeer, seconda parte

Eravamo rimasti che avevo comprato una 883 Iron da un tizio di Milano e che mi sono iscritto ad un forum.... bene. Riprendiamo da qui.

Il forum a cui mi sono iscritto è raggiungibile all'indirizzo www.ironeer.net e leggendo qua e la nei vari post inseriti dagli utenti, appuro che nasce nel 2009 e che ha avuto un passato un po' burrascoso. Ma a me non interessa un fico secco del suo passato. Non c'ero e non mi riguarda.
Il forum è ricco di informazioni su come smontare, modificare, tagliare, cucire, incollare ogni piccola parte della Iron. Anche il nome stesso del forum è ispirato alla bicilindrica.
Dopo le prime presentazioni fatte obbligatoriamente, comincio subito a chiedere i consigli più disparati; non è mai successo che i miei dubbi o richieste di consigli andassero nel dimenticatoio o che non fossero trattati da svariati utenti. Sempre pronti a rispondere.
Mi appassiono a loro, a questo gruppo che non vuole minimamente essere chiamato club. Mi affeziono alla loro passione per l'americana e mi diverto a leggere la mole impressionante di cazzate che dicono. Mi prende talmente tento sta cosa che quasi è causa di dipendenza. Alla prima occasione che ho di collegarmi ad internet, apro il sito e l'occhio va subito allo slide a sinistra, dove vengono elencati gli ultimi argomenti trattati.
Non passa molto tempo che la voglia di incontrarli di persona si fa pressante. Per caso capita che Filippo di Cremona, se non ricordo male, mi manda un messaggio con scritto che stava radunando un po' di Ironeer per fare un giretto nelle colline Piacentine e mi chiede se voglio partecipare. Son cose da chiedere?? Certo che mi aggrego!
Conosco allora alcuni di loro: Filippo70, Brit, Max Bobberboy, Asce, Rispola e Black Bart (che ci raggiunge alla fine).
Il mio lavoro è quello che è e di tempo libero al fine settimana, purtroppo, ne ho poco o niente, ma da quel giorno faccio sempre il possibile per partecipare ai loro... anzi, ai nostri ormai, incontri. Almeno a quelli vicini, dato che sono quasi costretto a fare le cose in giornata.
Nel corso dell'autunno, prima di bloccare l'assicurazione alla moto e lasciarla in garage per il letargo, conosco altri Ironeer; Iron66 e mimmo, Ema, Don57, Gedu, Libanese e Silvia, Chico, Moonblack e Piccina, Shokon, 13° Guerriero, Fury, Picchio e la Mora e come non nominare gli Obi, ovvero Obo e lo splendore della Oba... e mi fermo qui sennò mi ci vorrebbe una sera intera o un post dedicato... non ve la prendete se non vi ho scritto :-)
L'ultima uscita dell'anno 2011 infatti fu al 10° Rombo di Tuono... dove portai la mia micidiale sella. La più bella sella mai vista in circolazione. L'urinale per eccellenza. Ancora oggi sono ricordato più per quello della sella che per Zakkos... "Zakkos?? Ahh... quello della sella!"
Cosa c'è di meglio se non un gruppo di persone, provenienti dalle più varie categorie sociali, che si incontra per divertirsi e che la cosa che l'accomuna è una sola cioè il mito americano su due ruote? I vari Chapter o i vari MC saranno forti, saranno cazzuti... ma ci fanno lo stesso una pippa!
Noi siamo gli Ironeer. Siamo come l'aria che respirate: presenti, veri e invisibili.
Amen

;-)

venerdì 8 giugno 2012

Ironeer, prima parte

Prima di tutto vorrei scusarmi con i miei pochi (ma buoni) lettori. Ultimamente non ho scritto niente perché non ho avuto la minima ispirazione. Di cose ne sarebbero anche successe e il non scriverle va contro ogni buona norma di blogger, ma mancava la scintilla iniziale e la tastiera del mac ringrazia per il mancato uso.
Adesso non è cambiato niente, la voglia manca lo stesso ma questo articoletto lo devo a molti e non mi posso nascondre dietro ad un filo d'erba.
Ma torniamo a noi.
C'erano tempi in cui guidavo le moto. Se avete letto i miei post precedenti sapete bene di cosa parlo. Cross, non cross, stradali e presunte tali.
Poi venne l'avvento della nonnetta e tutto il mondo a due ruote che conoscevo cambiò in fretta.
A quella povera moto ne ho combinate di tutti i colori, ma non perché cercassi la moto perfetta. No, ora me ne rendo conto; lo facevo per me. Smanettare nelle moto ha sempre fatto parte del mio essere.
Passa il tempo, scorrono i chilometri e la voglia del mito americano cresce.
Durante le pause pomeridiane imposte dalla figlioletta, il browser del computer impazzava a destra & manca e, google mi è complice, sono approdato in un forum strano. Inizialmente non ci davo peso; si, lo sfogliavo, lo leggevo e mi immaginavo gli utenti  che a cavallo delle loro 883, erano intenti a percorrere in lungo e in largo le strade italiane. Poi, un po' per rabbia e un po' per gelosia, questo fantomatico e misterioso forum fu accantonato e rimase l'ultimo dei miei pensieri.
L'estate scorsa, sommerso dai conti casalinghi figli di una notte insonne, decisi di affrontare un discorso di "vendita&acquisto" con mia moglie che, per i nostri amici conoscenti, rappresenta l'anti mercato per eccellenza. Lei, infatti, mi guarda con fare sospetto pensando che le stessi propinando la solita fregatura del marito truffaldino...
Non pago dei risultati ottenuti, l'ho messa sul drammatico: lasciami fare, fidati di me gli dico.
Ottengo un'insperato successo e mi adopero subito per fare un servizio fotografico allo scopo di far notare tutti i pregi della mia nonnetta, mi iscrivo ai millemila siti di annunci online e stampo alcuni fogli pubblicitari che la ritraggono in tutti il suo splendore.
Arriviamo a Luglio inoltrato e arriva l'acquirente, un ragazzottone di Parma che si presenta subito con il furgone e le cinghie per fissarla allo stesso. Soldi sull'unghia e passaggio di proprietà immediato. La nonnetta diventa storia.
Non sono passati nemmeno cinque minuti che sono già sui siti Moto.it e Subito.it... e la trovo. Anzi, ne trovo molte, forse troppe, ma scremando e restringendo i risultati, ne rimangono solo due. Un 1200 custom del 2005 e una Iron di un anno di vita (5/2010). L'eternamente indeciso che sono non tarda a farsi strada; 1200? 883? 1200? 883? Boh...
Alla fine mi butto e scelgo l'Iron Milanese di un certo Marco, alias Cooperz o qualcosa di simile del forum famoso.... e lo riapro.. e mi registro anche!

To be continued

mercoledì 30 maggio 2012

5° Mototopa

Ebbene si, siamo già arrivati alla 5° edizione del MotoTopa.
Ho conosciuto questo evento tramite il sito BikersLife che frequentavo quando avevo l'Intruder e da quel giorno me lo sono fatto quasi sempre.
Ogni anno è sempre migliorato e ha attratto sempre più gente. Merito sicuramente della genuinità della manifestazione; gente semplice, nessun gruppo "focoso" e tante risate…. e tope !
Quest'anno quindi come non potevo invitare gli svalvolati per eccellenza? Come potevo andare nel paradiso del divertimento e della gnocca, senza dire niente agli Ironeer accompagnati dal maestro Bart (Giorgio) e dal ribelle Picchio (Maurizio)? Non avrei mai potuto ed infatti non l'ho fatto.

La giornata si è svolta nel più classico dei modi e, visto non c'è molto da dire, faccio parlare le foto al posto mio.
Ci vediamo l'anno prossimo.













martedì 27 marzo 2012

La nipotina con il vestito nuovo [AGGIORNATO]

Ho finalmente completato le modifiche per la mia Iron.

  


Per ora mi fermo qui, poi vedremo il da farsi.
Questa è la lista della spesa fatta fino ad oggi:
  • Sella artigianale con il mio logo personalizzato;
  • manubrio Biltwell Chump 8";
  • manopole vintage;
  • arricchitori di benzina;
  • marmitte spavyzzate;
  • elemento filtrante K&N
  • cover frizione personalizzata con il mio logo by Chico
  • cover ispezione Live to Road, Road to Live;
  • borsa sinistra e porta-attrezzi a barilotto
See you later :-)))


§§§


AGGIORNAMENTO AGOSTO 2012:


  

Alla lista va aggiunto un paio di cose a cui non ho resistito:
  • filtro aria detto "Occhio di mosca";
  • paracinghia forato del Forty Eight
Alla prossima ….





sabato 7 gennaio 2012

Buio pesto

"Per la miseria! Dove sono?! Non vedo niente... Ma come ci sono finito? Cos'è che mi ricordo come ultima cosa? Ah, si, sono andato a letto e mia mamma mi ha rimboccato le coperte... e adesso? Dove sono? Proviamo ad allungare il braccio, vediamo se tocco qualcosa... no, qui non c'è niente! E di qua? Ecco, si, qui c'è qualcosa... Oddio cos'è? È morbido... soffice... forse un letto? No, non mi sembra.... non lo so. Proviamo di la... È liscio, freddo... Un vetro? Non credo... forse l'anta dell'armadio? Chissà... Ma dove sono? Spero in camera da letto. Forse sono morto nel sonno. Forse sono in paradiso. Non mi sembra possibile, dicono tutti che in paradiso c'è luce. Qui c'è buio pesto! Non dovrebbe essere nemmeno l'inferno, li c'è il fuoco e i demoni. Allora è per forza il purgatorio. Oh mio Dio! Sono morto. No... aspetta... questo è un muro. Si, lo riconosco. È il muro freddo e ruvido di casa mia. E se mi sposto di qua, se ho capito bene dove sono, dovrei trovare un... AHI!! Porcamisera...!! Sbatto sempre con il mignolino... allora sono di sicuro in camera mia e questo è il letto di mio fratello! Si, ci sono... Evvai! Scorro fin li, giro un po' e trovo l'interruttore della luce. Mio fratello non si sveglierà di certo per un secondo di luce. Devo solo capire se c'è stato qualche spostamento.... eccolo. AAAAAAhhhh.... e tu chi sei!!! Aiutoooo....."