lunedì 27 agosto 2012

1° IRONEER Salso Tour (atto secondo)



Ci siamo, è il gran giorno. Le mie fatiche verranno ricompensate con una bella giornata in moto. Tempo permettendo. Ma la sfiga ci vede bene e se per tutto il mese ha fatto 40°, oggi giustamente il tempo è incerto e sono previsti temporali! Speriamo bene.
Preoccupiamoci di quello che devo fare, forse è meglio.
Moto prontissima, abbigliamento biker indossato, moglie pronta e in tenuta da lady biker. Pacht prese, lista ironeer presa, pennarello gentilmente offerta da Giulia (mia figlia) messo nello zaino.
Vai si parte. Arrivo per primo all'agriturismo e va bene così, sono io che devo fare gli onori di casa. Sono un po' teso, preoccupato che tutto vada per il verso giusto, ma felice; mi elettrizza l'aria che si respira a questi eventi e lo spirito di fratellanza che aleggia sopra a tutti. Tante persone, tutte diverse tra di loro per storia e abitudini uniti dalla passione Harley, fratelli in quella comunione di scarichi, filtri, mani sporche d'olio (forse una volta, ora per fortuna un po' meno) che solo il bicilindrico sa dare.
Arriva Claudio con la sua Ducati e suo cognato. Si, lo so, stonano un po' in un incontro Ironeer, ma è un amico e più siamo meglio è.
Arriva la telefonata di Andrea che aspetta al casello di Fioenzuola e Claudio parte alla volta del punto di ritrovo. Poi arriva il messaggino di Alan e Benny che stanno arrivando da Fidenza. Ansia, ansia, ansia. La tensione cresce. Dopo poco eccoli che arrivano. Andrea, the punisher, non tradisce le aspettative, e arriva con quel bellissimo ferro che è la Rocker. C'è da dire che anche la Chiara fa la sua bella figura. Manca aSce che non ha tradito le sue abitudini, ovvero non si sa che fine abbia fatto e ancora non si vede. Ma ci siamo abituati e va bene così...
Ci si saluta e cominciamo l'ormai nota danza vicino ai ferri: chi commenta la modifica nuova, chi ammira la moto nuova e chi suggerisce il tal negozio.
Finalmente arriva la chiamata del ritardatario, è perso per quel di Fidenza. Guardo l'orologio e mi rendo conto che ormai non c'è più tempo per fare il giro lungo qundi decidiamo di partire per quello breve inserendo come tappa l'Ospedale di Fidenza in modo di raccattare Asce.
Ho il cuore in gola; tutto questo è nato da un'idea mia e dalle mie fatiche e che emozione vedere, e soprattutto sentire, i nostri ferri che riempiono il silenzio delle verdi colline. Alla faccia di tutte le Cassandre che mettevano pioggia. All' ospedale Vaio di Fidenza, sarà un segnale, recuperiamo anche Asce che c'è mancato un soffio stirasse un ciclista. Ora siamo veramente tutti.

Al rientro all'agriturismo Yule si cimenta video-operatore e realizza un super video con i sottotitoli, chissà se gli hanno  detto che esistono i tastini per il volume. Sotto i portici ci aspettano Bruja e il marito, auto muniti, ovvero l'addetta alle foto. Immancabile quella di gruppo a bordo piscina.
A questo punto tutti con le gambe sotto il tavolo. Il pranzo è servito. Alan non trova pace con il vino, troppo frizzante, troppo caldo, troppo vino ... Gis racconta del suo viaggio a Capo Nord in moto, che avventura... lei si che ha avuto le palle!! Sfido qualsiasi donzella motorizzata a replicare la sua impresa.
Alan, con le sue tre bottiglie di vino aperte, ci racconta della sua recente avventura al passo dello Stelvio. Che bello vedere tutti che si divertono, che si raccontano e che stanno bene insieme come se ci conoscessimo da sempre. Lo spirito biker è questo. Il cibo è ottimo, tutti mangiano soddisfatti e nessuno si lamenta. La tensione inizia ad allentarsi.
Dopo pranzo, con il tempo che continua a essere clemente ci si trasferisce tutti in piscina. Yule e la ragazza di Alan, Stefania, sono arrivati attrezzati, indossano i lori costumi, quello di Yule comprato per l'occasione, e si buttano in acqua. Benny si improvvisa cameriere e serve ai due bagnanti un fresco limoncino della casa.Sarà lo stomaco pieno, il vino in circolo, la bella compagnia, le sdraie a bordo piscina, ma il pomeriggio scorre sempre più piacevolmente, e la tensione è completamente andata. Il costume di Yule è provvisto di tasche sul dietro, la cui finalità resta un mistero, ma che hanno la caratteristica di riempirsi di acqua creando un effetto comico da non sottovalutare. Memorabile resterà il tuffo in stile panciata del nostro Yule in versione Cragnotto. Come ogni cosa bella, anche questa giornata volge al termine. Ci si saluta e ognuno, risalendo sulla propria unica moto, prende la strada di casa. La fatica, più psicologica che fisica, si fa sentire tutta appena arrivo a casa. Stanco, ma soddisfatto mi butto sul divano e mi lascio fagocitare dai suoi cuscini.