domenica 30 ottobre 2011

Cloud, Macintosh e Dropbox

Oggi scriverò un articoletto su come sincronizzare i propri dati in un server remoto e lo faremo utilizzando il servizio gratuito Dropbox. La società Dropbox Inc. di San Francisco offre 2gb gratuiti ampliabili fino a 20 con un canone annuale e, per usufruire dello spazio a disposizione, distribuisce un software gratutito da installare nel proprio computer. Vi rimando al sito www.dropbox.com per maggiori dettagli.
È ormai un bel po' di tempo che sentiamo parlare di "cloud computing" ed è probabile che alcuni di voi non ne conoscano nemmeno il significato. Tradotto in parole semplici, il cloud computing non è altro che lavorare, archiviare o salvare i propri dati o documenti in uno spazio remoto. Per remoto intendo un server in internet o più semplicemente un hard disk di rete all'interno del nostro network privato, ovvero un NAS.
Bene, premesso questo andiamo a fare un esempio concreto della potenzialità dei nostri 2gb remoti.
Ho due computer Apple, uno fisso a casa e un portatile. Ho quindi necessità di avere la casella mail, i preferiti e la rubrica indirizzi sincronizzati tra loro. Cioè, se modifico un preferito nel notebook automaticamente me lo trovo modificato anche nel computer di casa e così anche per la rubrica degli indirizzi e le mail, regole, organizzazione e filtri compresi.
Dopo aver installato il software di dropbox, avremo una omonima cartella che useremo per il nostro scopo. Questa cartella speciale è, in sostanza, il nostro spazio di 2gb remoti.
Ho creato una sottocartella chiamata "privatesync" (non è obbligatorio, solo per praticità) in cui andrò a salvare i dati che sincronizzerò (mail, indirizzi e preferiti).
Apriamo il Terminale (sangue freddo e poche scuse).
Cominciamo dalla posta elettronica e spostiamo la cartella mail con questo comando:
cd ~/Librarymv Mail ~/Dropbox/privatesync/Library/Mail
Dopo lo spostamento creerò un alias (o link simbolico) con un comando da terminale:
ln -s ~/Dropbox/privatesync/Library/Mail Mail
Stesso procedimento lo farò per le impostazioni di Mail che si trovano in ~/Library/Preferences ovvero spostando il file com.apple.mail.plist e creando un altro link simbolico con il terminale.
cd ~/Library/Preferences 
mv com.apple.mail.plist ~/Dropbox/privatesync/Library/Preferences/com.apple.mail.plist 
ln -s ~/Dropbox/privatesync/Library/Preferences/com.apple.mail.plist com.apple.mail.plist
Sistemata la casella di posta passiamo alla rubrica degli indirizzi. Qui c'è solo da spostare la cartella Addressbook e creare il link simbolico.
cd ~/Library/Application\ Support 
mv AddressBook ~/Dropbox/privatesync/ 
ln -s ~/Dropbox/privatesync/AddressBook ~/Library/Application\ Support
Lo stesso sistema lo useremo anche per i preferiti di Safari.
cd ~/Librarymv Safari ~/Dropbox/privatesync/Safar 
ln -s ~/Dropbox/privatesync/Safari/ Safari

Per usufruire dei dati nel cloud anche nel computer nuovo, o appena formattato, c'è solo cancellare le cartelle presenti nell'hard disk e creare i link simbolici con il comando ls -s di cui sopra.

Ringrazio il sito www.saggiamente.com che con un suo articolo mi ha dato il via alle modifiche appena descritte.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il digitale complica la vita - Parte seconda

Buongiorno a tutti,
stavo rileggendo la prima parte de "Il digitale complica la vita" e mi sono reso conto che ormai non c'è molto da dire sull'argomento.
Ad essere sinceri ci sarebbe da scrivere un libro sull'argomento ma io di certo non sono in grado di farlo percui mi limiterò ad andare avanti con la mia storia.
Ero arrivato al capitolo Xbox, quella scatola nera di plasticaccia sgraziata che, con le opportune modifiche hardware o software, diventa un'ottimo Media Center.
Inizialmente l'Xbox ha visto una condivisione di rete fatta con Windows XP. In quel periodo ero anche intenzionato ad abbandonare Microsoft e dopo svariati tentativi con le più svariate distribuzioni di Linux, ho voluto provare un computer Macintosh. Usato, tanto per cominciare e valutare. È  stata la miglior scelta a livello informatico che io abbia mai fatto. Grazie Steve.
Tornando a noi, alla data odierna ne ho due di Xbox, entrambe vecchio modello ed entrambe con il telecomando. Una verde trasparente e una nera. Gestire le console è semplice, basta un computer e un cavo di rete. Si trasferisce tutto il multimediale preferito (foto, musica, video) tramite protocollo Ftp. Volendo si possono anche copiare i dvd dei giochi nell'hard disk, ma questo è un altro discorso.
Il tempo passa e per qualche anno non sento la necessità di rinfrescare i componenti/lettori ma si sa, io fermo non ci posso stare e dopo un po' mi cominciano a prudere le mani.
Scopro l'esistenza di veri e propri Hard Disk usb portatili, alimentati da rete elettrica, che si attaccano direttamente alla televisione. Sono gli Hard Disk Player. Si trasferiscono i file per mezzo di un computer e poi possiamo rivedere i contenuti ovunque ci sia un televisore dotato di scart, il tutto fruibile grazie ad un semplice menù.
Sono comodi, versatili, hanno il telecomando e i più "carini" hanno anche i comandi (play, ff, rew, pausa, stop) esterni. Purtroppo spesso sono cinesi e la qualità lascia a desiderare. Il firmware, ovvero quel software che li gestisce e permette di usarli, il più delle volte non è all'altezza del compito e capita che i video vadano fuori sincrono o addirittura non vengano proprio letti.
Perché allora lasciare spenta l'insuperabile Xbox per un Hd Player che crea problemi? Perché è si insuperabile, ma è anche rumorosa e consuma 150 watt.
Abbandono quindi molto presto gli Hd Player a causa di problemi di decodifica e di firmware descritti (tra l'altro difficilmente aggiornabile) in favore di un'altra diavoleria: i televisori con ingresso usb!
Sono normali televisori LCD che, oltre ai vari ingressi scart, rca e hdmi, hanno anche un ingresso usb dove si può inserire una comune chiavetta e ci permettono di vedere i contenuti multimediali di quest'ultima.
Però anche questa soluzione non mi piace molto. Prendi la chiavetta, attaccala al computer, carica i file, stacca la chiavetta, attaccala alla televisione, vedi o ascolta i file, stacca la chiavetta, attaccala al computer, cancella i file, rimettine di nuovi...... stop! Descritta così sembra una cosa complessa e laboriosa, in realtà però non lo è nel senso che c'è solo da mettere i file dentro la chiavetta. Però non è come l'Xbox! Con lei c'era solo da preoccuparsi di accenderla, poi con il telecomando e il solo movimento del pollice potevamo gestire tutto.
Allora mi viene in mente di provare un altro maledetto aggeggio! L'Apple TV 2° generazione.
Bella ed elegante in pieno stile Apple ma proprio per questo motivo anche non pienamente compatibile con il parco multimediale generico. L'atv digerisce i file convertiti in un formato che solo lei decodifica e quindi o converto tutti i video che ho nell'HD, o non la uso.
Ho provato pure a craccarla, ovvero ad effettuare il così detto jailbreak cioè togliere i vincoli che mamma Apple impone ma con scarsi risultati dovuti ad un software troppo acerbo e quindi instabile. Bocciata anche lei. Risale alla settimana scorsa la conclusione dell'asta su eBay per la sua vendita.
Quindi adesso che faccio? Ritorno con la ormai vetusta Xbox? Nemmeno per sbaglio!
Il ricavato della vendita dell'atv lo "investo" per l'acquisto di un WD TV Live usato (ma ancora in garanzia). Le credenziali di questo lettore multimediale sono davvero a dir poco spettacolari. In pratica legge di tutto, pure un alta definizione a 1080 punti. Si collega ad un disco remoto tramite lan oppure ad un disco usb grazie ai due ingrassi presenti. In internet c'è una nutrita community di appassionati che modifica il firmware presente e abilitano funzioni che altrimenti non sarebbero accessibili.
Sembra che finalmente sia arrivato ad un capolinea. Ho la comodità del telecomando, la versatilità della condivisione di rete e l'espandibilità delle porte usb nonché, ultimo ma non meno importante, il consumo irrisorio di corrente elettrica: solo 11watt !! E non ci sono ventole a soffiare aria come turbine!

Mi fermo qui. Non saprei più cosa aggiungere... anzi si, un'ultima cosa la voglio dire. Non ammalatevi di digitale, entrerete in un vortice di cavi e accessori/oggetti che non vi lascerà più. Provoca dipendenza, peggio di Travian.

Dal blog di Beppe Grillo

Mi identifico al 100% in queste otto righe.


"Voglio credere nel cambiamento. Perché devo votare coloro che fanno i politici da una vita solo per i propri interessi, privilegi, auto blu, pensione dopo 2 anni, nomina di parenti come portaborse, figli come successori, amici come consulenti? Perché dovrei votare per ricchi imprenditori o finanzieri strapagati o editori dittatori? Voglio che governino persone nuove, pulite, senza reati, senza legami con la malavita,non voglio corrotti o corruttori. Puo’ essere un neolaureato o un piccolo imprenditore, un disoccupato o un bravo lavoratore, una casalinga o una brava impiegata, voglio chi come me dice basta promesse mai mantenute. Voglio credere nel cambiamento. Voglio credere nel Movimento 5 Stelle. Agli altri ho fin troppo creduto e son sempre stato deluso".
Oraomaipiù

SIC


Prima di scrivere il secondo capitolo delle mie vicissitudini multimediali, volevo spendere qualche minuto per ricordare un ragazzo scomparso in Malesia.
Molti mi chiedono informazioni sull'esito del motomondiale; chi ha vinto, chi ha perso, che ha fatto Valentino e via dicendo. Io non seguo questo sport. Avere in garage una moto non implica essere tifoso o meno di Rossi, Simoncelli o di altri che nemmeno conosco il nome. Rimango però male quando la fatalità si porta via un ragazzo poco più che ventenne.
Faccio pubblicamente le condoglianze alla famiglia Simoncelli.

sabato 22 ottobre 2011

Il digitale complica la vita

Oggi voglio cominciare a parlarvi delle mie esperienze nel campo della multimedialità, ovvero di tutti quei file che riguardano la musica, le foto e i video.
Sarà un percorso lungo che dividerò in due puntate. Lo spartiacque che divide questo "viaggio" sarà il così detto switch, cioè il passaggio che mi ha visto passare da Microsoft verso Apple.

C'erano le VHS (si, lo so, son partito da lontano). Grosse, ingombranti e brutte. C'erano anche le schedine magnetiche dei distributori automatici. Il binomio vhs-schedina era tutto fuorché scomodo e non pratico; ricaricavi la schedina nel negozio (con le Lire, gli Euro ancora non c'erano) e, ad ogni ora del giorno, potevi andare a ritirare il film che più ti piaceva.
Poi venne il DVD e funzionò alla stessa maniera delle VHS. Il passaggio però non fu indolore per le tasche dei consumatori; c'era infatti da comprare il lettore DVD. Da qui in poi cominciarono le prime difficoltà da superare e, fortunatamente, all'inizio erano poco complicate visto che c'era solo da scegliere il modello per le proprie tasche. I commessi però ci provavano a propinarci i modelli con il Surround, con il Dolby Digital, il Dts, amplificatori esterni o kit "tuttocompreso". Cinque cassettine in giro per casa e un serpaio di cavi sotto il divano o dietro il mobiletto... Mi ricordo che assistetti ad uno spettacolo comico ad Arezzo degli "Avanzi di Balera" che ironizzavano su queste cassettine sparse per casa come fossero cassette per piccioni. Fu molto comico allora, ma la frase esatta non la ricordo.
Il DVD (inteso come tecnologia) era bello e la qualità dell'immagine per quei tempi era qualcosa di futuristico: tutti a bocca aperta nei centri commerciali davanti agli stand che mostravano le qualità del tal kit con le millemila cassettine intorno al cliente. Chi di noi non si è fermato almeno una volta alzi la mano.
In contemporanea (più o meno) dell'avvento dei DVD ci furono anche altre due cose: la prima pay-per-view satellitare e il boom di internet con le prime connessioni flat. E qui comincia il difficile. O il bello, dipende dalle conoscenze e dai gusti.
Chi di voi non ha mai sentito parlare delle schedine pirata per la pay-per-view? Chi di voi non ha mai sentito parlare dei "codici scaduti" o "cambiati" e che c'era bisogno dell'intervento dello smanettone di turno che caricava i "codici aggiornati"? Be', io si. La caccia era sempre aperta, sia per il sito russo o dell'est europa, che forniva i codici aggiornati, sia per la ricerca dell'accessorio più bello o più compatibile o addirittura più versatile, nel senso che poteva leggere e scrivere più di un tipo di schedina. I primi ad uscire erano quelli con interfaccia seriale seguiti poi, ovviamente, da quelli USB.
Un calvario che durò qualche anno e che io sfruttai poco... o quasi ;-)
Internet serviva anche per quello. Serviva per passare le nottate a cercare il sito con i "numerini" aggiornati e non potevi avere una connessione a pagamento ad ore, altrimenti ci sarebbe voluto un mutuo. Serviva la flat, ovvero la connessione che pagavi a forfait mensilmente e potevi usare come e quanto volevi. Ma non era l'attuale ADSL, no no, erano le prime connessioni in commercio e si sfruttava il telefono di casa e cioè quelle connessioni internet che tenevano il telefono occupato mentre si navigava.... ed erano lente, a confronto delle linee di oggi erano lente come lumache. Ed erano pure care come un rene (sempre confrontandole con i prezzi di oggi)
Internet, successivamente, sempre in contemporanea con il boom dei DVD, svelò anche un altro suo lato molto positivo: la condivisione dei file. E qui si complica ancora di più.
Mentre i codici delle schedine sono quelli, e solo quelli potevano funzionare, quindi un solo ed unico tipo, per i file il discorso è totalmente diverso. Dietro al monitor, e quindi nell'immenso e sconfinato calvario internet, ci sono infinite teste che ragionano ognuna a modo suo (per fortuna).
Io un video lo vorrei codificato in un determinato modo, ma quel modo piace solo a me e ad un risicato numero di persone sparse per il mondo. Poi c'è un altro numero indeterminato di persone che lo vorrebbero con una codifica diversa e così via, fino ad avere lo stesso video codificato in decine di formati diversi. In pratica, il povero Windows 95 prima e 98 poi, doveva gestire decine di software diversi ognuno con il suo tipo di codec.
Ciò però non ha fermato il fenomeno della condivisione e il buon vecchio eMule era sempre acceso e sempre connesso, ma di 10 video scaricati, se andava bene, uno era quello che cercavi e gli altri nove erano film porno. Una volta trovato il video giusto si procedeva alla masterizzazione su DVD per poi  rivederlo comodamente seduto sul divano di casa.
Le Tv LCD con ingresso USB che leggono i divx, non erano ancora nemmeno nell'anticamera del cervello di qualche genio!
Già, i Divx... Dio abbia in gloria chi li ha inventati. Poter avere un film inizialmente da 4Gb (Gigabyte) in 700 Mb (Megabyte) era davvero una gran cosa, soprattutto perché 10/12 anni fa i computer avevano, quand'era grassa, Hard Disk da 20, 40 o 60 Gb.
Da qui in poi si complica ancora di più.
Abbiamo i DVD, abbiamo Internet, abbiamo i film DVD copiati e adesso aggiungiamo i Divx. C'è stato infatti un periodo in cui la gente si scambiava i DVD con dentro 4 o 5 Divx. Pratica che ancora oggi è in vigore.
I costruttori di hardware o lettori DVD in genere a sto punto che fanno? Tirano fuori dal cilindro magico il lettore DVD/Divx. Trovare il formato/codec giusto per il lettore che stazionava sornione in salotto era davvero un'impresa difficile. E, ammesso che il lettore "digeriva" bene i file video, non era detto che si vedevano bene: scatti, salti, pixel enormi e audio fuori sincrono erano i difetti più comuni.
Alzi la mano chi di voi non ha mai avuto difficoltà a vedere un Divx messo in un lettore DVD.
Poi arrivarono i primi giri di vite sulla pirateria. Le major cinematografiche si resero conto che al cinema non andava più nessuno e chiesero a suon di petizioni, ai vari governi, leggi più severe e multe salate per chi deteneva o distribuiva video protetto da copyright. Arrivò pure la tassa porcata sui supporti di memorizzazione, al fine di rimpinguare le casse vuote delle citate major.
Il fenomeno della pirateria digitale però, come tutti noi sappiamo, non si è fermato. Anzi...
Per non dilungarmi tanto, in poche parole, a chi piaceva smanettare sui film o sui video in genere, come per esempio cimentarsi nell'oscura pratica della digitalizzazione delle VHS, ovvero portare l'analogico su DVD, si trovava ad avere una stanza piena di fili, di computer, di monitor, di polvere e quindi di un'incommensurabile caos.

La mia postazione nel 2002 ;-)

I file multimediali, che siano video o audio, hanno bisogno di spazio nell'hard disk del computer ed infatti, negli ultimi 10 anni, c'è stato un'esponenziale aumento di Gigabyte. Prima decine, poi a passi di centinaia. Oggi il taglio medio è di mille Gigabyte, cioè un Terabyte. Ma questo oggi, non 10 anni fa!
Il problema principale, per quanto mi riguarda, era la visione dei video "trovati" in giro. I lettori standalone (lettori DVD/Divx da salotto) leggevano a fatica i file e solo quelli che dicevano loro. Con il computer nemmeno a pensarci in quanto molto scomodo e quindi ci rimanevano o i notebook o la ricodifica del video stesso in un formato che piaceva al lettore... Altro caos.
Per un po' di tempo avevo fatto un cavo lungo che dalla stanza del computer arrivava alla Tv... ma sto filo che attraversava la casa non era un granché bello. Ogni volta togli-e-metti... due ball!!
Scoprii allora l'Xbox che, modificandola a livello hardware o software (non sto ad entrare nel merito della questione) poteva diventare un Centro Multimediale di tutto rispetto. Potevo caricare dentro l'Hard disk dell'Xbox tramite FTP tutti i file multimediali che volevo e con un'interfaccia grafica gradevole, fruirli come meglio credevo con tanto di telecomando! Di seguito un video pescato su Youtube per farvi capire meglio di cosa parlo:




L'Xbox, collegata in rete con il computer e con il Kit per DVD, quindi con il telecomando e il relativo ricevitore ad infrarossi, era la pace dei sensi multimediali. Leggeva tutto e in qualsiasi formato. I file poteva essere dentro l'hard disk dell'xbox o, se non c'era abbastanza spazio, nell'hard disk del computer. Un vero paradiso per i tempi del DVD.

Finiamo qui questa prima parte. Riassumendo, siamo passati dalle VHS all'Xbox passando per i vari DVD piratati, o scaricati da internet, e le schedine per vedere la pay-per-view gratis.
Il tutto contornato da matasse di fili indicibili, decine di software per gestire le decine di file diversi e le schermate blu di Windows 95 o 98.... Non so quanto pagherei per avere indietro il tempo perso a sistemare i danni del sistema operativo Microsoft!

Vi aspetto per la seconda puntata.

mercoledì 19 ottobre 2011

Tagli alla sicurezza

Questo è quanto si legge nei vari siti di news a partire dal 14 ottobre scorso:
Le missioni di ordine pubblico e sicurezza del ministero dell'Interno subiranno nel biennio 2012-2013 una sforbiciata di 60 milioni di euro: 10 nel primo anno e 50 nel secondo. I tagli saranno ripartiti al 50% tra Forze di polizia e Arma dei carabinieri.
Ora, vi prego, fatemi capire perché io da solo non ci arrivo; siamo già senza benzina e senza macchine e, a stento, raggiungiamo un sufficiente numero di agenti da impiegare nei servizi giornalieri. I sessanta (!!) milioni che devono prelevare dal comparto sicurezza, a cosa porteranno? Come pensano di garantire l'ordine e la sicurezza pubblica? Con le fionde? O con la puttanata delle ronde?
E non sarebbe meglio prenderli dai 200 che servono per la TAV? O meglio ancora, dai 90 che il monopolio deve allo Stato?
Lo sapevo che al peggio non c'è mai fine, ma così proprio non lo immaginavo... eccheccazzo!

lunedì 17 ottobre 2011

10° Rombo di Tuono



Ore 10 di sabato 15 ottobre. Cielo limpido e sgombro di nuvole. Freschino andante, diciamo che più o meno saremo intorno ai 10 gradi.
Apro il garage, tiro fuori la nipotina e l'avvio. Il suo borbottio mi fa già stare meglio; non ero poi tanto convinto di andare in moto con quella temperatura. Sono appassionato di moto e di tutto quello che gira intorno alle due ruote, ma prendere freddo non è la mia vocazione principale.
Ad onor del vero, non sono nemmeno attrezzato per il freddo, quindi mi vesto con quello che ho: giubbotto di pelle, guanti, sottocasco, maschera davanti alla faccia (ebbene si, ho pure il casco aperto) e via, si parte.
Ma porc!..... La sella, quasi mi dimenticavo!! Torno indietro e la metto nello zaino e riparto.... sta volta è quella giusta.... porkapalettaimpestataladra!! La birra per moonblack!! Ce la posso fare, dicono che alla terza canta il gallo e lo zakko parte in moto. Forse è vero.
Neanche un chilometro e già batto i denti dal freddo... 

Primo appuntamento con i centauri è al casello di Castelvetro, un comune molto vicino a Cremona. Arrivo per primo e mi metto al sole come una lucertola ma, ahimè, rimango presto deluso. Il sole c'è, ma no scalda un fico secco! Nemmeno dieci minuti e arriva Brit (nick usato un un forum, il suo vero nome non lo saprete mai, c'è la privacy!) con la sua splendida moto, una fiammante Softail Blackline.
Altri dieci minuti e arrivano i genovesi e i torinesi. Due saluti, due battute, due chiacchiere... "Ciao io sono zakkos, te chi sei?", "Ciao, io sono ema69", "Ciao, io sono Fiammetta... lo so siete delusi, vi aspettavate una ragazza e invece uso il nome del mio cane nel forum"... eccetera eccetera....
Dopo le presentazioni ci rimettiamo in moto alla volta di Ghedi dove ci dobbiamo trovare con un altro gruppo di malati di mente come noi. Altre presentazioni, altri convenevoli e altre battute.
Partiamo tutti in direzione di Montichiari e, fatemelo dire, avevo le farfalle nello stomaco. Non ho contato il numero esatto, ma siamo davvero tanti. Non siamo un gruppo, non siamo un club ma semplici appassionati che si tengono in contatto tramite un forum e siamo tanti!
Una quindicina di chilometri scarsi e alla nostra destra appaiono i padiglioni della fiera Rombo di Tuono. Come entriamo nel parcheggio noto subito gente che ci fotografa... wow... diventeremo famosi!

La fiera è quello che è, si sa; moto, moto, ragazze, moto, ragazze, musica, moto.... Due anni fa partecipai pure al Contest per customizzatori privati, ma riuscii solo ad arrivare alla fiera (ed è già tanto, visto il mio budget). Ma, alla fine, quello che conta è che siamo tutti insieme a far baldoria e a bere birra senza i problemi della vita quotidiana. Nessuna lettera di Equitalia o della banca che vuole riscuotere il mutuo. In quel momento ci siamo solo noi!
La bellezza di tutto questo è che adesso posso anche associare un volto ad un nick. Prima di oggi avevo in mente il binomio nick-avatar, adesso, finalmente, ho stampato in testa il binomio nick-volto.... e finalmente posso smettere di fare il lumacone con Fiammetta :-)

In serata il gruppo aumenta ma, allo stesso tempo alcuni ci lasciano. La temperatura scende drasticamente ma la giornata non è finita. Ci aspetta la pizzeria.

Io ho già perso la voce. Vuoi per colpa del freddo, vuoi perché in fiera c'era da urlare per la musica alta, fatto sta che non sono di grandi parole. Ascolto, annuisco e rido alle battute. Mi dispiace di questo ma proprio non ce la faccio, la voce non esce. Forse riesco a farmi sentire dal prete in chiesa, ma li in pizzeria proprio no.

Gli OBI (una coppia giovane composta da Obo e Oba) hanno fatto la sorpresa di raggiungerci. Erano in forse tendente al no, ma alla fine il gruppo ha prevaricato sugli altri impegni e si sono aggregati. Ho avuto la fortuna di conoscere anche loro!

Uno dei momenti topici della serata è stato quando ho tirato fuori dallo zaino la sella... Voi non conoscete tutta la storia di questa famigerata sella, e non sto nemmeno a raccontarvela, quindi vi basti solo pensare solo che è brutta, ma talmente brutta che potrebbe far paura ad un branco d'orsi. Supportato dalla spumeggiante e inarrestabile iron66, mi son fatto forza e l'ho consegnata a Obo. Ovviamente sono scenette fatte apposta per ridere. Siamo tra amici e ci creiamo le situazioni per scherzare e stare bene, quindi non mi sono affatto sentito deriso o offeso, anzi... sono il primo a riconoscere l'obbrobrio e lo sconcerto che tale sella suscita alla sua vista.... la volete vedere?
Ok... ecco il link: Clicca qui 
Adesso, dopo aver disassemblato tutto, rivestito con vero cuoio e cambiate le molle, è così: Clicca qui

Concludendo, posso solo dire che è stata una magnifica giornata. Un freddo da farsela sotto, soprattutto al rientro la sera verso le 23, a 100km/h circa in autostrada... ma ne è valsa veramente la pena.

G R A Z I E  I R O N E E R

Qualche foto:


mercoledì 5 ottobre 2011

Addio Steve

Ciao a tutti.
È un po' che non scrivo qualche riga, forse troppo. Alcuni potrebbero dire che mi sia passata la voglia e forse è anche vero. Invece il problema principale della mia assenza è dovuto al fatto che non avevo niente da scrivere. Ne più, ne meno.
Oggi però qualcosa da scrivere ce l'ho. Glielo devo.
Stanotte è venuto a mancare ai suoi cari, e al mondo intero, una persona unica. Una persona che ha stravolto i concetti della telefonia e dell'informatica in genere. Una persona che anticipava il futuro facendocelo toccare con mano. Un genio? Forse. Di sicuro è una persona che, con le sue idee, mi ha dato tante soddisfazioni.
Addio Steve.