giovedì 14 agosto 2008

Tanto tuonò che alla fine piovve

Ebbene... mobbing o non mobbing, due giorni fa sono dovuto andare al Pronto Soccorso. Battito costante a 120 e copiosa sudorazione.... chiamasi Tachicardia.
Vediamo se il mio ufficio la smette di scassarmi il fisico (e la testa) con questi turni massacranti. Caro mio capoufficio, dubito che tu mi legga, ma se tu lo facessi, preparati ad un periodo funesto. VOGLIO FARE LE MIE SOLE 6 ORE, COME DA CONTRATTO!!!!
... e ora non mi resta che farmi questi 6 giorni di malattia in santa pace e prendermi i miei pillolini di Halcion (ansiolitico) o al massimo qualche goccia di Lexodan (nei casi peggiori)
Ciao ciao

2 commenti:

  1. sandro16:04

    beato te. come? si, beato te che sei potuto andare all'ospedale e farti dare una settimana di malattia, beato te che hai un contratto che ti permette di pretendere di lavorare 6 ore al giorno. con questo non voglio criticarti e neppure insultarti, me ne guardo bene. la tua situazione non e' da prendere a barzelletta.

    solo vorrei dirti che ci sono persone (io sono una di quelle) che non hanno neanche un contratto, che se stanno male all'ospedale non ci possono andare perche' senno' quando tornano non hanno piu' il lavoro, che lavorano 12/14 ore al giorno e non sanno se saranno pagati a fine mese.

    nel frattempo i padroni si arricchiscono alle spalle dei disperati che dopo anni di studio non trovano un lavoro per mancanza di raccomandazioni.

    come diceva FB in una sua canzone : "la primavera tarda ad arrivare"

    buona fortuna
    Sandro

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  2. Caro Sandro,
    ho visto solo ora il tuo commento. Non mi vengono notificati e quindi non sempre li vedo.
    Il problema del lavoro oggi giorno è un grave problema. Nessuno lo nega. D'altra parte, qualora posseggo un contratto di lavoro (non fortunatamente, me lo sono sudato) voglio che questo debba essere rispettato.
    Per avere questo lavoro sono dovuto partire da casa a 18 anni. Mi sono ritrovato adulto quando ancora ero adolescente.
    Chi studia, spesso non sa cosa vuol dire andare a farsi la spesa al supermercato, o fare la lavatrice o addirittura arrivare a casa e doversi preparare la cena.
    Se lo studente medio, a trenta anni, si vuole mettere nel mondo del lavoro, sappia che ci sono suoi coetanei che stanno già lavorando da almeno una dozzina di anni...
    Vedo con i miei occhi che ci sono lavori "umili" che ti danno da mangiare e ti garantiscono un presente discreto.
    Vedo anche però che ci sono dei laureati che hanno voluto la laurea perchè non si sono voluti sporcare le mani e non si accontentano di fare il commesso o l'operaio...
    C'è un proverbio in merito... "chi si accontenta gode"... e c'è anche "chi troppo vuole nulla stringe"...

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