martedì 16 agosto 2011

Test su strada


Eccoci qui, dopo circa una settimana oggi ho fatto il primo vero giro con la mia Iron. Il percorso è stato questo ovvero, tra andata e ritorno, circa 150km di cui, almeno 90 tutte curve. E che curve!
Era molto tempo che non tornavo nella statale 62 "della Cisa", dai tempi della gloriosa R6 e non è cambiato proprio niente; soliti smanettoni e soliti bolidi tutti cavalli che ti sorpassano da ogni dove.
Il giro comincia da Lugagnano val d'Arda, paesotto collinare del piacentino. Li trovo ad aspettarmi due amici; t-rex e mauro rispettivamente 883R e Monster 796 rosso fiammante. Partiamo alla volta di Vernasca e subito mi rendo conto che non posso competere con i due. Nemmeno contro la sorella 883R... il t-rex pedala come un treno! La grossa limitazione della mia Iron è il motore che, sullo stretto, non ha lo spunto necessario per fare le curve con poche cambiata di marcia, nel senso che sono sempre a cambiare... 2°, 3°, 2°, 3°, 4°, 3°..... se ci fosse stato più motore, magari, dico magari perchè non lo posso sapere finché non la provo, avrei potuto lasciare sempre la 3°.. o magari fare 3°-4°-3°-4°... si, si chiama "coppia"... quando u motore "ha coppia" da vendere, basta dar gas per uscire dalla curva. Io devo scalare prima di entrare e aumentare all'uscita. E perché t-rex mi da "pappa e cena" ? Perché lui è più allenato prima di tutto, poi la R è un po' più alta e non ha le pedaline con una specie di "prolunga".
Infatti, altra grossa limitazione è l'altezza da terra. Sono troppo basso e alla prima curva "spinta" faccio scintille dalle pedaline... sgggggraaaaaat!! Oggi al primo "sgrat" mi son quasi cagato sotto: non me l'aspettavo mica!
Questo inconveniente si traduce in bassa velocità in curva.
Le sospensioni sono orribili. Nella frenata brusca le forcelle anteriori arrivano subito a fondo corsa. Nelle buche o nei dossi, il posteriore arriva subito a fondo corsa. Il coccige ringrazia.
La guida, o meglio, l'impostazione di guida risulta confortevole. Curve e controcurve e nessun affaticamento a braccia/gambe. O sono fatto su misura per l'Iron oppure la "nonnetta" mi ha talmente scassato le ossa che ogni altra moto è un paradiso.
Oggi sono giunto ad una conclusione certa. Avevo il sospetto, ma da oggi ho pure avuto la conferma; questa Harley non è fatta per lo stretto montano. Si gode appieno nelle curve veloci della bassa collina.... infatti il mio sogno sarebbe farmi un bel giro di qualche giorno per le statali toscane. Si, sarebbe proprio un bel giro... Arezzo-Siena-Grosseto ... ecc ecc


2 commenti:

  1. Complimenti, bel giro e stupenda la moto.
    Concordo con te che le curve strette di montagna non sono le ideali, ma vedrai che riuscirai a godertela appieno su una strada a lei più congeniale.
    Nell'attesa non lasciarla in garage...

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  2. Non mi andava di scrivere sul tuo addio a Steve Jobs, quindi preferisco farlo qui, anche se non c'entra niente con l'argomento trattato.
    Vorrei rivolgerti una richiesta: non smettere di scrivere, non farti vincere dalla pigrizia, guardati intorno e cerca degli spunti, il quotidiano ne è pieno, è un piacere leggerti, hai uno stile brioso, c'è del talento, saper scrivere non è un dono che hanno tutti, non lo sprecare.

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